Roccaraso, Carabinieri e Finanza recuperano ciclista disperso in montagna
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Una storia a lieto fine grazie alla perfetta sinergia tra i Carabinieri ed il Sagf di Roccaraso.
L’episodio al centro del fatto di cronaca si è verificato ieri pomeriggio a Roccaraso. Denunciato da una mamma che aveva perso le tracce del figlio, uscito in sella alla sua mountainbike. Motivando ai genitori la volonta di fare un’escursione in altitudine. Ma senza specificare itinerario e destinazione. “Ragazzo tutt’altro che scapestrato”, riferisce la mamma ai Carabinieri. Il profilo corrisponde a quello del figlio modello: casa, studio e sport. Abituato a rimanere in contatto telefonico con i genitori durante le sue escursioni in montagna. “Ma da parecchie ore il suo cellulare non è più ragiungibile”.
Il comandante della Stazione dei Carabinieri di Roccaraso, dott. Domenico Cavalca, non si è limitato a tranquillizzare i genitori. In particolare la mamma in preda al panico. Ha fatto qualcosa di più. “Le do la mia parola d’onore, signora, ve lo riporteremo a casa sano e salvo”.
I militari infatti sono entrati subito in azione, coordinando l’attività di ricerca insieme ai colleghi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso, agli ordini del Maresciallo Aiutante S.UPS. Lorenzo Gagliardi.
Esperienza, intuito e l’indiscussa professionalità degli uomini dei due Reparti, hanno consentito di focalizzare le ricerche in altitudine, prendendo in considerazione una località preferita dai bikers: il lago di Pantaniello. Un percorso che si snoda nei territori a cavallo tra Rocca Pia e Barrea. Nella macroarea Chiarano di Sparviera – Toppe del Tesoro. Zona non coperta dalla telefonia mobile.
Il ragazzo in effetti era lì. Disorientato, impaurito, distante dai tracciati segnalati, ma in discrete condizioni di salute. Cavalca ha mantenuto la promessa. Immensa la gratitudine della famiglia ai militari dell’Arma e ai Finanzieri del Soccorso Alpino per l’eccellente lavoro.
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