Falsa testimonianza, assolto a Larino il dottore commercialista Boccardi

Il Tribunale Penale di Larino ha assolto con formula piena il dottore commercialista Giuseppe Boccardi dal reato di falsa testimonianza (art. 372 cp), contestatogli dalla Procura frentana.
Il Giudice per l’udienza preliminare, all’esito del rito abbreviato celebratosi ieri 1 aprile, ha accolto le richieste della difesa, rappresentata dall’avv. Massimo Romano (foto) e respinto quelle del PM e della parte civile, Vittorino Facciolla, che avevano, invece, insistito per la condanna.
La vicenda si riferisce alla controversia insorta nel 2014 a San Martino in Pensilis, quando il gruppo politico “San Martino Libera” promosse l’affissione di manifesti inerenti l’aumento della spesa pubblica comunale, pubblicando i dati dei bilanci consuntivi dell’Amministrazione negli anni dal 2006 al 2014. Ne seguì un’accesa polemica, divampata prima su facebook tra gli esponenti del movimento di opposizione autori del manifesto e l’ex Sindaco e Assessore Regionale, Facciolla. Disputa successivamente ripresa da un quotidiano locale, che riportò in prima pagina il testo del manifesto e nelle pagine interne anche lo scambio di commenti apparsi sul social network.
Un caso apparentemente ordinario nella dialettica politica locale, cui è seguita, invece, un’inaspettata escalation giudiziaria, finita persino all’attenzione della Corte di Cassazione e in parte ancora pendente davanti al Giudice civile per una richiesta risarcitoria avanzata dal Facciolla nei confronti della giornalista.
Già in passato le tesi della parte civile erano state sconfessate dai Giudice frentani, in particolare nel caso della querela per diffamazione aggravata a carico della giornalista autrice dell’articolo concernente l’affissione dei manifesti, Giovanna Ruggiero, sempre difesa dall’avvocato Romano, la cui posizione fu definitivamente archiviata dal Gip larinese per la riconosciuta esimente del diritto di cronaca, in seguito all’annullamento senza rinvio disposto dalla Suprema Corte di Cassazione nei confronti della precedente pronuncia di non punibilità per particolare tenuità del fatto resa ai sensi dell’art. 131 bis cp.
Ieri l’ennesima puntata della vicenda giudiziaria, conclusasi con l’assoluzione dell’imputato con formula piena.
Questi era chiamato a rispondere del reato di falsa testimonianza, reato punito con la reclusione da 2 a 6 anni, per avere, secondo la Procura e la parte civile, dichiarato il falso nell’ambito del giudizio civile promosso dal Facciolla contro la giornalista e il giornale, con riferimento alla data del bollettino di pagamento degli oneri di affissione dei detti manifesti.
Bollettino che, secondo la parte civile e l’accusa, sarebbe stato contraffatto per mentire sulla data di effettivo pagamento.
L’avvocato Romano, difensore del dottore commercialista imputato Boccardi, convinto dell’assoluta infondatezza della notizia di reato e dell’innocenza del suo assistito, ha richiesto il rito abbreviato per consentire il più celere accertamento della verità, producendo in giudizio investigazioni difensive atte a comprovare l’insussistenza dei fatti.
Decisione risultata vincente, alla luce del verdetto assolutorio pronunciato ieri pomeriggio dal Giudice, dott.ssa Vecchi, all’esito della discussione svoltasi nella mattinata.
Le motivazioni saranno rese note in 45 giorni.
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