Sant’Agnese torna a Sulmona: recuperato dopo 21 anni il prezioso dipinto rubato dalla chiesa Virgo Potens

Sulmona, 23 giugno 2025 – Dopo ventuno anni di assenza, Sant’Agnese fa ritorno a casa. La Diocesi di Sulmona-Valva ha riavuto ieri il prezioso dipinto del XVII secolo trafugato nel 2004 dalla chiesa Virgo Potens, grazie all’operato dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli.
Un recupero straordinario
L’opera, un olio su tela (103×77 cm) raffigurante la “santa giovanetta con abito verde, manto rosso e agnello”, era stata alterata con una ridipintura per occultarne l’identità: l’agnello (simbolo iconografico di Sant’Agnese) era stato coperto per trasformare il soggetto in una Sibilla, facilitandone la vendita nel mercato illegale d’arte.
“Grazie a sofisticate indagini diagnostiche, abbiamo smascherato l’inganno”, spiega Tancredi Farina, funzionario della Soprintendenza ABAP de L’Aquila-Teramo.
La cerimonia di restituzione
All’evento hanno partecipato:
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Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva (“Un segno di speranza per la nostra identità cristiana”)
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Pietro Conforti, direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano
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I rappresentanti dei Carabinieri TPC, lodati per la collaborazione interistituzionale.
Dichiarazione di S.E. Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva:
“Accogliamo con immensa gioia e profonda gratitudine il ritorno di questo prezioso dipinto alla nostra Diocesi e alla sua comunità”, ha affermato Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, “L’opera d’arte sacra non è solo un bene materiale, ma un veicolo di fede e un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità cristiana. La restituzione di Sant’Agnese, deturpata ma ora recuperata grazie al meticoloso lavoro dei Carabinieri del Nucleo TPC e della Soprintendenza, è un segno di speranza. Ci ricorda che la bellezza, anche quando ferita, può essere riscoperta e restituita al suo splendore originale, a beneficio di tutti”.
L’importanza storico-artistica
Il dipinto è probabilmente una replica di bottega di Pier Francesco Cittadini (attivo a Bologna nel ‘600), con legami con opere conservate alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e a Massa Lombarda.
In onda su Rai 1
Le fasi del recupero saranno protagoniste dello speciale di “Noos” con Alberto Angela (23 giugno, ore 21.15), che mostrerà le tecniche investigative utilizzate.
Virgo Potens: un gioiello ritrovato
La Chiesa di Santa Maria della Potenza, o Virgo Potens, da cui l’opera fu sottratta, vanta una storia antichissima, risalente ai primi anni del Quattrocento, come testimoniano gli affreschi più antichi dietro l’altare maggiore e un dipinto murale del primo Cinquecento. Sebbene oggi sia circondata da edifici moderni, la sua originaria natura di chiesetta campestre è ancora evocata dalle due finestrelle laterali al portale minore, attraverso le quali pastori e viandanti potevano seguire i riti religiosi. La tela seicentesca recuperata, nonostante l’alterazione subita, rappresenta un’ottima testimonianza artistica che va ad arricchire nuovamente il patrimonio della nostra Diocesi.
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