Pnalm, l’ente si dota del drone per monitorare il territorio
Nel quadro delle iniziative finalizzate a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività istituzionali il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha deciso di dotarsi di un primo drone, tecnologicamente avanzato in termini di ottiche, raggio d’azione e capacità di trasmissione delle immagini.
Ovviamente, così come prevede la normativa di settore, per pilotare un drone oltre che capacità tecniche serve una specifica abilitazione per la quale gli addetti del Parco hanno partecipato ad uno specifico corso, organizzato dalla società aggiudicataria della fornitura.
Il corso, a cui hanno partecipato 4 addetti del Servizio di Sorveglianza, un addetto del Servizio Tecnico e un addetto del Reparto Carabinieri Parco che opera nell’area protetta, si è svolto in due sessioni, una teorica presso la sede dell’Ente a Pescasseroli, ed una pratica per l’addestramento e il pilotaggio dei velivoli APR multi rotore (droni) presso l’area di volo di Narni in provincia di Terni.
Tutti i partecipanti hanno superato l’esame finale e sono stati abilitati all’uso dei droni avendo acquisito il titolo ufficiale di operatore aereo ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) che ha rilasciato l’apposito patentino.
Si tratta, evidentemente, di una rilevante iniziativa, grazie alla quale le attività istituzionali del Parco, in materia di tutela e salvaguardia del territorio e di monitoraggio della fauna e più in generale di tutti gli ambienti, potranno risultare ancor più efficaci e tempestive.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Parco, Giovanni Cannata, che ha elogiato gli abilitati, incitandoli ovviamente ad una sempre maggiore attenzione nell’azione di tutela e controllo di tutto l’immenso patrimonio naturalistico custodito nel Parco, anche avvalendosi delle moderne tecnologie che consentono un più agevole ed incisivo controllo del territorio.
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