“Molise sprecone”, a Capracotta l’interessante focus organizzato contro lo spreco alimentare
Un convegno davvero riuscito quello svoltosi a Capracotta lo scorso week end su Il contrasto allo spreco alimentare che ha visto la partecipazione di relatori a livello nazionale. “Lo spreco alimentare – ha detto il sindaco Candido Paglione al termine del meeting – rappresenta una contraddizione imperdonabile se solo ci fermiamo un attimo a pensare a quante persone oggi non viene garantito un sufficiente diritto al cibo.
Eppure basterebbero poche semplici misure per ottenere risultati straordinari e compiere autentiche opere di bene nei confronti del nostro ambiente e di coloro che sono costretti a rivolgersi alle associazioni caritative. Ecco perché combattere gli sprechi deve essere una priorità ed anche una sfida. Di tipo etico e sociale oltre che ambientale. Dunque, un’autentica sfida di civiltà. A Capracotta – ha aggiunto Paglione – con la presenza di esperti qualificati, abbiamo parlato di queste cose, di tutte le implicazioni legate allo spreco alimentare e di come provare a iniziare un percorso di cambiamento dei nostri stili di vita. Possiamo dire che la sfida è partita. Grazie al Colonnello Luigi Cortellessa, a Giampaolo Colavita, ad Antonio Sorice, a Roberto Tuorto, a Carlo Catani, a Marco Lei e a Cia e Coldiretti. E grazie agli chef Stefania Di Pasquo e Arcangelo Tinari per il delizioso “Pranzo dei Tempi di Recupero”. Non abbiamo sprecato nulla“.
Spreco contenuto con il recupero alimentare messo in essere dal Banco Alimentare come ha sottolineato Roberto Tuorto; oppure il progetto presso la casa circondariale di Larino teso a contenere lo spreco degli alimenti cosa questa messa in rilievo dal docente universitario dell’UniMol Giampaolo Colavita fino a specifici contenitori per portar via da ristoranti il cibo avanzato e non consumato dagli astanti mostrati da Carlo Cattani – Chef to Chef – con il suo progetto dei Tempi di Recupero. Molise che segue il trend nazionale con uno spreco di circa 200 euro pro capite. Lo spreco sta soprattutto nelle eccedenze nel fare la spesa e nel controllo della scadenza dei cibi acquistati nonché comprare le quantità giuste.
Il gran parte dello spreco, come emerso nel corso dei lavori, è quello che su registra in ambito domestico. Interessante, brillante ed accattivante per l’uditorio l’intervento del Colonnello dei Carabinieri, Luigi Cortellessa, responsabile della “Tutela Agroalimentare, Ambientale e lotta alle infiltrazioni mafiose”. “Il Molise cade nella competenza di Salerno ed è attenzionato – ha detto Cortellessa – la nostra mission è la tracciabilità dei cibi. Noi guardiamo l’autenticità dei prodotti alimentare – ha concluso il Colonnello – mentre i Nas controllano la sofisticazione dell’igiene degli stessi“. Il focus sullo spreco alimentare capracottese era inserito nel circuito di “Montagna Aperta” per il rilancio delle terre alte.
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Vittorio Labanca
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