Separazione e Divorzio – Nuove Procedure e Consigli per le Famiglie

Separazione e Divorzio: Guida alle Nuove Leggi, Procedure e Consigli per le Famiglie
La nostra società è costretta ad affrontare e risolvere casi sempre più frequenti di famiglie in conflitto. In realtà, le coppie in crisi o in via di divorzio dovrebbero affrontare un momento così difficile in maniera costruttiva, nell’interesse dei figli, se ci sono, ma anche nell’interesse personale della coppia, evitando di trascendere nel litigio che per anni ha occupato le stanze giudiziarie. Insomma, ci si potrebbe e dovrebbe separare con amore.
Separazione Consensuale e Giudiziale
Il nostro ordinamento giuridico, prima della Legge n. 162/2014, individuava due tipologie di separazione personale dei coniugi:
- Separazione consensuale: Caratterizzata da celerità del giudizio, basata su un accordo delle parti inerente tutte le questioni, sia patrimoniali che in merito alla prole e al loro affidamento. Tale accordo veniva omologato davanti al Presidente del Tribunale, cosicché nel giro di qualche mese tutto era finito.
- Separazione giudiziale: Più complessa e lunga nella durata, talvolta anche anni, caratterizzata dalla contrapposizione di interessi conflittuali dei coniugi. I dissapori del fallimento matrimoniale non riuscivano a trovare una definizione pacifica, sia per quel che riguardava la gestione dei figli che il mantenimento, e di fatto si trattava di affrontare un processo civile vero e proprio, con notevole aggravio di spese legali per le coppie già in difficoltà, oltre che di carico lavorativo per gli uffici giudiziari.
Queste erano le due strade previste prima dell’avvento del D.L. 132/2014, convertito in legge il 10 novembre 2014 dalla Legge n. 162, che ha previsto il riassetto del processo civile e la riduzione dell’arretrato giudiziario.
Le Nuove Opzioni di Separazione e Divorzio
Oggi, la coppia che consensualmente vuole separarsi o divorziare non dovrà necessariamente rivolgersi al giudice, ma avrà la possibilità di scegliere tre strade:
- Ricorso congiunto al Tribunale: Presentare un ricorso congiunto al Tribunale e ottenere l’omologa della separazione, la sentenza che pronuncia lo scioglimento del matrimonio o la cessazione dei suoi effetti civili.
- Negoziazione assistita da avvocati (art. 6 D.L. 132/2014): Nell’ambito della quale si stipula una scrittura firmata da entrambe le parti, che poi il legale trasmette in tribunale per ottenere il “nulla osta” del pubblico ministero. A questo punto, l’accordo raggiunto produrrà i medesimi effetti di una sentenza giudiziale.
- Accordo presso l’Ufficio dello Stato Civile (art. 12): In presenza di determinate condizioni, ossia i coniugi non devono avere figli minori o maggiorenni incapaci, o con un grave handicapriconosciuto ai sensi della Legge 104/92, o economicamente non autosufficienti. Inoltre, l’accordo non può contenere patti di trasferimento patrimoniale (ad esempio la casa familiare, un’auto, un conto corrente cointestato, ecc.). In tal caso, l’unica strada possibile è quella della negoziazione assistita davanti al legale o la tradizionale via del tribunale.
Obiettivi della Nuova Normativa
Il fine della norma è di stimolare le parti al raggiungimento di una soluzione di separazione personale, cessazione degli effetti civili del matrimonio o scioglimento del matrimonio, e di modifica delle condizioni di separazione o divorzio, senza adire l’autorità giudiziaria. Affidando, da una parte, il ruolo di negoziatore all’avvocato, dall’altra, in presenza di situazioni che non riguardino soggetti deboli da tutelare (come ad esempio i figli minori), coinvolgendo direttamente l’Ufficio Comunale.
In entrambe le ipotesi (negoziazione assistita e accordo presso l’Ufficio dello Stato Civile), ci deve essere il consenso di entrambi i coniugi. Tuttavia, se nel caso della negoziazione assistita si può sciogliere un matrimonio anche in presenza di figli minori, con handicap o non autosufficienti sul piano economico, per andare invece dal Comune, il matrimonio non deve aver prodotto prole.
Purtroppo, la nuova forma di separazione/divorzio presuppone il consenso di entrambi i coniugi. Se l’accordo preventivo non c’è, bisognerà tornare a fare la consueta “trafila” in tribunale, con la causa tradizionale, e tutto ciò che questo comporta in termini di tempi e costi.
Divorzio Breve
Anche divorziare oggi è più veloce rispetto a qualche anno fa. Infatti, la Legge n. 55/2015 (c.d. divorzio breve) ha ridotto i tempi di attesa tra la separazione e il divorzio, riducendo da tre anni a sei mesi in caso di separazione consensuale e ad un anno in caso di separazione giudiziale.
L’Importanza dei Figli nella Separazione
In tutta la fase della separazione e/o divorzio, un importante aspetto viene riservato ai figli. Come relazionarsi con loro e spiegare che la mamma e il papà non vogliono più vivere insieme? Come affrontare con saggezza e sensibilità un percorso così delicato?
Di certo, un ausilio psicologico può indirizzare la coppia a prendere le decisioni più appropriate. Non sempre i grandi riescono da soli a gestire in maniera infallibile la loro vita, e allora forse è meglio chiedere aiuto per evitare che i propri figli subiscano conseguenze devastanti a causa delle scelte sbagliate imposte dai grandi. Chiedere aiuto è anche un gesto di grande maturità!
Dott.ssa Emanuela Le Donne
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