Sant’Antonio Abate: tradizione ultrasecolare di Ateleta
Il tempo non ha minimamente scalfito l’antichissima tradizione dei fuochi di Sant’Antonio Abate ad Ateleta. Certamente non esistono più quelle ataviche rivalità tra i “supporter” del fuoco di “Capamonte” (Piazza Carolina) davanti al Municipio, e quello di “Capaball” (in Piazza Duca degli Abruzzi). Ma nonostante tutto la sfida a distanza tra gli abitanti dei due rioni si regge sempre tra simpatici sfottò e l’immancabile gara su chi realizza il fuoco più grande e più bello. Enormi entrambi ed alti oltre tre metri, i falò sono stati realizzati con grandi fusti di cerro e faggio.
La meravigliosa, emozionante ed affascinante festa – unica in Alto Sangro – contornata dai cavalieri in maschera e la banda musicale, è iniziata ieri alle 15 protraendosi fino alle prime luci dell’alba. Dopo i riti religiosi in onore del Santo e la benedizione impartita dal parroco, Don Nicola Perrella, agli animali ed ai fuochi, sono seguiti momenti di convivialità ed intrattenimento musicale per tutta la notte. Affolatissimo e molto apprezzato lo stand enogastronomico organizzato dall‘Associazione Cavalieri dell’Ellera di Ateleta, impegnato a sfornare le specialità della tradizione a base di carne suina.
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