Vastogirardi, cena del 1 maggio con arrosto: i carabinieri servono il “conto” di 2800 euro
Vietate scampagnate, vietati pic-nic e raduni amichevoli. E così il Primo maggio con il suo ponte festivo ancora in essere è passato all’insegna delle mura domestiche grazie al coronavirus ed ai divieti imposti dai conosciutissimi “Dipiciemme” (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri). Norme evidentemente non piaciute granché a sette giovani di Vastogirardi che ieri sera sono stati beccati dai Carabinieri di San Pietro Avellana a festeggiare alla grande dentro un garage – in flagranza di reato è il caso di dire – davanti ad uno straordinario barbecue fornito di salsicce, agnello, ottimo vino ed ogni altro ben di Dio.
I militari, proprio per evitare episodi del genere, avevano organizzato delle ronde nel paese dell’Altomolise al fine di scongiurare pericolosi assembramenti. Ed infatti nel mentre dell’attività operativa si sono insospettiti dagli odori che provenivano da un garage. Colti di sorpresa i giovani della comitiva – ragazzi e ragazze – sono passati in un istante dal clima di divertimento allo sconforto.
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La cena in effetti ha avuto un costo esoso, manco fossero andati in un blasonato ristorante pluristellato: 2800 euro complessivamente il “conto”, direttamente consegnato al domicilio dai Carabinieri di San Pietro Avellana. Ossia 400 euro di multa pro capite, con la possibilità di ridurle a 280 se il pagamento avverrà entro 30 giorni.
“Dura lex sed lex”, dicevano i latini. Ma i Carabinieri, anche in virtù dei sacrifici fatti da milioni di Italiani chiusi dentro casa, non hanno esitato ad intervenire esprimendo con fermezza un severo monito sugli atteggiamenti corretti da tenere per prevenire i pericolosissimi contagi da covid 19.
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