Alto Molise, l’amore al tempo del coronavirus: due ragazze scrivono a Conte. “Vogliamo incontrare i fidanzati”

Scatta il 4 maggio prossimo la “Fase 2” delle ristrettezze dovute al coronavirus con le novità annunciate dal Premier Giuseppe Conte nella serata di ieri attraverso i canali televisivi. Novità su quello che si può e che non è concesso fare che ha trovato pareri disaccordi fra gli italiani. Molto simpatica la lettera che un’altomolisana ha voluto inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri sul come fare per rivedere il proprio fidanzato. Anzi la richiesta di un nuovo DPCM proprio per i fidanzati che sono distanti e che non si vedono oramai da circa due mesi.
“Buongiorno presidente – scrive la ragazza – mi auguro che lei legga questo mio messaggio. Le scrivo da un piccolo centro del Molise. Dal momento in cui sono una studentessa e ho 21 anni, ancora non sono riuscita, per ovvi motivi, a sposarmi con il mio fidanzato.
Ci tengo a precisare che lui lavora in una Regione diversa dalla mia. La prego di considerare nel prossimo decreto, anche le possibilità di ricongiungimento fra i fidanzati, in quanto ci sono quelli che, come noi, già per altri motivi non avevano la possibilità di vedersi spesso. Tutto quello che vorremmo fare, avendo compreso in pieno, la gravità della situazione, sarà solamente stare insieme, e non fare baldoria, creare assembramenti o infrangere regole, misure di sicurezza e distanziamento sociale.
La prego di consentircelo; la maggior parte dei giovani come me hanno finito il periodo di reclusione per la sessione invernale e hanno iniziato il periodo di reclusione per questa pandemia: ce ne stiamo pertanto letteralmente “uscendo di cervello”. Questo ricongiungimento che le chiedo di valutare – conclude la missiva – non può che essere da sprone per farci forza e continuare a perseguire i nostri obiettivi. La ringrazio, cordiali saluti“.
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Far eco alla giovane alto molisana un post, che è uno sfogo sullo stesso motivo di un’altra ragazza del posto. “Non voglio fare polemiche inutili e premetto che non ce l’ho con Conte, anche perché dietro di lui c’è una commissione di esperti che parla. Però dopo 50 giorni di quasi reclusione mi girano le … Non vedo il mio ragazzo da due mesi e dato che purtroppo momentaneamente non abbiamo modo per vivere insieme, tocca aspettare almeno altre tre settimane. Tanto lui non è mio congiunto, come stabilito dalla legge. Non posso nemmeno lavorare come vorrei e mettere il mio impegno in quello che faccio, viste le numerose limitazioni. Non posso dare sfogo alla mia più grande passione, che è il ballo ma essendo di coppia, insomma… ciao ciao.. Non posso fare queste cose, però da insegnante precaria ad Agosto potrò andare a fare un concorso per la scuola dove il numero dei partecipanti, non dico sarà illimitato, ma quasi.
Però riaprire la terza fascia, dove serve un computer e una connessione ad Internet eh no… Non si può. A questo punto, mi domando, non era meglio fare la quarantena iniziale di 15 giorni con tutto fermo e chiuso? Tanto ancora adesso ci sono attività che non possono ripartire. E mi domando ancora, ma se i contagi fossero rimasti alti in Molise e Basilicata anzichè in Lombardia e Piemonte, il resto d’Italia sarebbe rimasto bloccato per aspettarli? Menomale che almeno potrò tornare alle mie corsette e camminate, cosa che io ho sempre, e ripeto, sempre fatto e non mi sono improvvisamente travestita da sportiva. È una piccola e magra consolazione“.
Leggerà la lettera Conte o chi per lui? e risponderà il Premier ad una richiesta d’amore che è una vera esigenza per tanti giovani? Staremo a vedere.
Vittorio Labanca
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