Recuperata Corazza completa del IV secolo a.C. potrebbe provenire dagli scavi di Alfedena

Carabinieri TPC L’Aquila: record di recuperi nel 2024 tra archeologia e opere d’arte,Oltre 2.600 beni culturali restituiti alla collettività
Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) dell’Aquila ha chiuso il 2024 con un bilancio straordinario: 40 indagati, 17 perquisizioni e il recupero di 2.370 reperti archeologici, 292 beni archivistici e librari, oltre a numerose opere d’arte. Ecco i dettagli delle operazioni più significative.
L’anno in numeri
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+44% di furti nei luoghi di culto (da 9 a 13 casi)
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674 beni verificati attraverso il monitoraggio online
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112 aree archeologiche controllate
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87 ispezioni in mercatini e gallerie
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220 studenti coinvolti in attività di sensibilizzazione
I casi eclatanti
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La biblioteca ritrovata
Durante il monitoraggio di siti e-commerce, i militari hanno individuato 23 volumi antichi rubati, tra cui un raro testo del 1931 dall’Istituto Magistrale dell’Aquila. La perquisizione in un negozio romano ha portato al recupero di altri beni appartenenti a:-
Biblioteca Monastica di San Giovanni Evangelista (Parma)
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Pontificia Università Antonianum (Roma)
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Archivio Centrale dello Stato
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Il ritorno del guerriero sannita
Una corazza completa del IV secolo a.C., acquistata in aste americane da un cittadino italo-americano, è stata riportata in Italia grazie alla Banca Dati TPC. Esposta al Museo Archeologico di Campobasso, l’armatura sannita potrebbe provenire dagli scavi ottocenteschi di Alfedena (AQ).
- I predatori dell’arte perduta
Un’operazione contro gli scavi clandestini ha portato al sequestro di:
- 518 reperti archeologici
- 459 monete antiche (incluso un raro quarto di Carlino di Filippo II)
- 19 metal detector
I reperti, databili dall’età sannitica al Novecento, erano destinati al mercato illegale.
I dipinti che tornano a casa
Durante “Mercante in Fiera” a Parma, i Carabinieri hanno riconosciuto due acquerelli di Vittorio Giunti rubati nel 2018 in Romagna. Le opere, raffiguranti scene di battaglia, sono state restituite al legittimo proprietario dopo sei anni.
Il tesoro digitale
Il sequestro di 33 monete antiche (età romana e medievale) vendute online ha dimostrato l’efficacia del sistema SWOADS per il riconoscimento dei beni illecitamente trafficati.
La macchina dei recuperi
Il successo delle operazioni si basa su:
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Banca Dati TPC: 7.900 oggetti censiti, 770.000 immagini
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Collaborazioni internazionali
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Tecnologie avanzate come il sistema SWOADS
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Controlli capillari sul territorio e sul web
“Ogni recupero è una vittoria per la nostra identità culturale”, ha commentato il Comandante del Nucleo, sottolineando l’impegno nella formazione delle nuove generazioni attraverso progetti scolastici ed eventi come la Notte Europea dei Ricercatori.
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