Capracotta, annullata la festa della Madonna a settembre

C’era da aspettarselo. Le più grandi manifestazioni del periodo estivo-autunnale quest’anno a causa del covid-19 sono state tutte annullate come “I Misteri” del Corpus Domini di Campobasso. E stessa fine anche per la celeberrima festa in onore della Madonna di Loreto dell’8 settembre di Capracotta che si svolge ogni tre anni. A darne notizia il parroco del centro alto molisano don Elio Venditti. Il sacerdote l’ha detto al termine della celebrazione liturgica dell’altra sera trasmessa sui canali telematici e di Facebook dalla chiesa di santa Maria in Cielo Assunta.
Annuncio rimbalzato nel paese ma anche al di fuori visto il forte richiamo che l’evento con la processione con i cavalli bardati ha soprattutto sugli emigranti capracottesi che rientrano in massa proprio per l’occasione. “Adesso devo dare un avviso – ha detto il parroco al termine della funzione religiosa e ripresa da Amici di Capracotta – Sentito il Comitato della Festa della Madonna dell’8 Settembre, sentito il parere del nostro vescovo di Trivento e sentito il consiglio anche del sindaco di Capracotta, abbiamo deciso di non fare la festa grande dell’8 settembre“. Ma che intendeva don Elio per “festa grande?”.
“Cioè – ha specificato il sacerdote – con tutte le iniziative ricreative, ecc. perché non facciamo in tempo. Inoltre, si pensa che, da parte della nostra gente, a livello economico non possiamo chiedere questo sforzo di collaborare, partecipare come in ogni triennio. E poi siamo di fronte alle indecisioni di quello che succederà in avvenire: le regole che ci saranno, che continueranno a mettere e a darci, i limiti che abbiamo ancora adesso. Allora, per adesso, abbiamo preso la decisione di fare una bella festa religiosa: la Novena, la preghiera e poi al momento può darsi che decideremo qualche altra iniziativa che farà piacere a tutti noi capracottesi. E, in questo momento – ha concluso don Elio – noi siamo qui di fronte alla Madonna: preghiamo Lei perché ci illumini e ci aiuti a pensare come possiamo a settembre onorarLa nel modo migliore“.
Una tradizione che s’interrompe, dunque, a causa del coronavirus fra quattro mesi. Ed a rischio, per quanto concerne Agnone sono le celebrazione del Piccolo Natale il 21 novembre ma soprattutto la Ndocciata dell’8 dicembre che richiama decine di migliaia di persone nella cittadina altomolisana.
Di questo ancora la Pro Loco non ne parla sia per le costrizioni della pandemia sia anche per l’attesa del nuovo sindaco ed amministrazione che se non cambiano le decisioni Agnone potrebbe vedere in autunno. Un 2020 da identificare come anno “0”. Ovvero un anno da saltare e ricordare solo per una pandemia che ha annullato tutto ed anche – quasi – l’intero genere umano.
Vittorio Labanca
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