Muore “Transita” e la speranza per la Sulmona-Carpinone. L’amara verità di Tufano
Francesco Tufano, presidente dell’Associazione Europea Ferrovieri, e dell’Associazione “Transita Onlus” in esclusiva a TeleAesse: “La politica ha cancellato i sogni di tante persone di buona volontà”.
Pura coincidenza, il finanziamento di 100.000 euro del Parco della Majella alla Fondazione Ferrovie? E le elezioni regionali in Abruzzo, quanto hanno influito sulle ultime mosse annunciate?
Tufano, svela i motivi che lo hanno costretto a chiudere l’Associazione dopo aver portato migliaia di turisti da tutta Italia in una linea che era stata dichiarata morta: “Perché i politici regionali non hanno protestato contro le ultime decisioni di R.F.I ?
4 Comments
Roberto Antoniazzi
2 maggio 2014 at 11:51Presidente Tufano, tanto ha fatto, tanto sta facendo, tanto c’è da fare, per favore non molli. Penso e spero che sia una provocazione a fin di bene quella della “morte” di Transita onlus. Sono sicuro che siamo in molti a sostenerla, anche da lontano, anche dall’estero. Forza Transita, se c’è bisogno, nel mio piccolo io ci sono!
CARLA
2 maggio 2014 at 19:05Tufano da solo non può fare nulla, lo ha detto chiaramente……..tutti insieme, cittadini e soprattutto amministratori possono comunque farsi sentire ed alzare la voce, spezziamo il velo dell’inevitabilità….
buzzelli
2 maggio 2014 at 23:17Un accorato appello del presidente Tufano, dieci minuti di intensa commozione affidata alle parole di una brava persona, un galantuomo che si è mostrato nudo e piccolo dinanzi a cose, l’ha detto lui, molto più grandi, inarrivabili, incomprensibili. Non conosco il Presidente Tufano e sono grato a Teleasse di aver conosciuto una persona che merita deferenza e rispetto, non ero a conoscenza del suo impegno ma, rendo a Cesare quel che a Cesare appartiene, Tufano è un combattente che si è arreso dinanzi ad nemico invisibile, subdolo che ha usato armi non…convenzionali.
Cosa dire, stanno cambiando i tempi molto velocemente e la buona volontà affidata alla persone che ancora si “ostinano” caparbiamente a far sentire attraverso il dialogo e la moderazione le ragioni che appartengono in definitiva a tutti, ebbene questo non paga più e la cosa ancora più dolorosa riguarda il silenzio delle istituzioni, non è retorica ma è davvero faticoso non rendersi conto che a fronte di un taglio di costi e servizi della nostra ferrovia si debba poi sopportare ed “inghiottire”, ed è questa la contraddizione, l’amara pillola del…. tenere in vita Servizi e Costi di gran lunga più costosi ed anche inutili cui devono far fronte Regioni, Comuni, Rfi, quindi tutti noi, comuni mortali.
La nostra Ferrovia non regge più le regole del profitto e del mercato? Costa troppo alla collettività, allo Stato?
Ce lo dicano chiaro e ce ne faremo una ragione, ce ne faremo anche un’altra di ragione ed è quella relativa al fatto che si debba tenere in piedi, per esempio, una struttura come l’Ufficio per l’Impiego di Castel di Sangro con uno stuolo di impiegati, tutti dediti giornalmente a svolgere il loro lavoro con abnegazione, quand’anche manchi il lavoro, per meglio dire, l’Impiego.
Ce lo dicano quanto ci costa la Ferrovia e ci dicano quanto ci costano e cosa producono i servizi suindicati, un raffronto andrebbe fatto per comprendere appieno le motivazioni in base alle quali la sola ferrovia Sulmona –Carpinone debba essere sottoposta alla mannaia dei tagli.
Sprechi e sperperi, ci chiediamo, non sono forse uguali in “egual” misura?
Ma scusate, vogliamo fare la guerra tra poveri? La Ferrovia costa troppo e la chiudiamo?
Perché non si applicano le stesse regole “concilianti” anche nella nostra ferrovia?
Cosa c’è di tanto strano ed insolito nel dire che le ASL sono tutte fallimentari, e allora che facciamo le chiudiamo, usiamo lo stesso criterio oppure continuiamo ad accumulare debiti che persino l’Europa ci rimprovera. Il salasso riguarda un solo “colpevole”, il più debole?
Non è forse vero che a Castel di Sangro il treno non c’è più perché costa troppo?
Certo che è vero, e allora la domanda sorge spontanea, come mai per ogni paziente in ospedale si debbano pagare 4 (diconsi quattro) stipendi? Si corre forse in rischio di essere tacciati per menagrami o terroristi nel dire che si usano pesi e misure diversi in economia o revisione della spesa pubblica, per usare un termine in voga, in materia di Spending Review?
Vogliamo addentrarci nei meandri inesplorati della Finanza sangrina, peligna e/o isernina, in quelli della sicurezza, Polizia, Carabinieri etc, oppure tentare di rintracciare qualche assistente sociale o magari fare un salto nelle scuole per capire fin dove la ferrovia Sulmona-Carpinone sia fallimentare ed altri Servizi tanto decantati, troppo, non lo siano quand’anche incidano in egual misura in costi economici insopportabili per la collettività? Figli e figliastri?
Giusto per capire !!!
Per terminare, un plauso al Presidente Tufano, una brava persona che non conoscevo e che merita tutta la mia stima, doverosa ed opportuna. Un solo consiglio, mi permetto umilmente <>
C.S.Sup. Buzzelli Valter.(In Pensione)
Castel di Sangro.
buzzelli
2 maggio 2014 at 23:24Un solo consiglio mi permetto umilmente… non abbandoniamo la nave che sta affondando.
C.S.Sup.re. Buzzelli Valter.
Castel di Sangro.