Castel di Sangro non dimentica: scoperte due lapidi al Monumento ai Caduti
Solenne cerimonia in Piazza 7 Novembre in memoria del giorno della distruzione di Castel di Sangro
Il Comune di Castel di Sangro, colmando una lacuna storica, ha riparato questa mattina (7 novembre) scoprendo due lapidi nei pressi del Monumento ai Caduti in cui sono stati apposti i nomi dei militari deceduti durante i conflitti mondiali. Impegno politico dell’Amministrazione del Sindaco Angelo Caruso sancito ufficialmente con una deliberazione di Giunta: “Per rinnovare più dignitosamente la memoria storica di chi ci ha preceduti in Piazza VII Novembre, ovvero nel giorno della ricorrenza della distruzione della Città. Tale iniziativa è stata condivisa con la locale Associazione Archeoclub, la quale ha collaborato per la stesura dell’elenco dei nominativi da incidere sulle targhe, nonché per la organizzazione dell’evento”.
La cerimonia ha avuto inizio alle 11 con una funzione religiosa concelebrata dai parroci Don Eustacchio Schiappa (Castel di Sangro) e Don Renato D’Amico (Roccacinquemiglia) nella Chiesa di San Giovanni Battista a cui è seguita la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti sulle note della “Leggenda del Piave”.
Alla solenne manifestazione hanno partecipato studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo Alda Merini e dell’Istituto ‘Patini Liberatore’. Gli alunni delle Scuole Medie hanno pronunciato i nomi dei 230 militari deceduti in combattimento (dal 1915 al 1946), trascritti nelle lapidi, ponendo ai piedi del Monumento un fiore per ognuno di loro. Uno studente del Patini-Liberatore ha recitato un brano dedicato ai caduti in Armi. Oltre al Sindaco Caruso ha preso la parola il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Magg. Pasquale De Corato il quale ha ricordato la figura del Maresciallo Capo Raimondo Piselli, Comandante della Stazione di Castel di Sangro, morto eroicamente nel 1944.
Folta rappresentanza di Carabinieri, Polizia di Stato, Esercito, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, vari Gruppi Alpini del comprensorio, Volontari della Protezione Civile ed una delegazione di amministratori dei Comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo.
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