Il Consorzio SkiPass Alto Sangro nega lo sconto ad un’alunna della scuola di Alfedena
Un caso emblematico legato alla residenza e non all'effetiva domiciliazione dell'alunna che frequenta regolarmente la scuola locale
Un cittadino del comprensorio scrive al presidente del Consorzio Skipass Alto Sangro e ai membri del consiglio direttivo. Oggetto della questione: il beneficio dello sconto riservato ai residenti nei tredici comuni dell’ex Comunità Montana Alto Sangro, Altopiano delle Cinque Miglia.
Dalla lettera che pubblichiamo emerge chiaramente un’incongruenza. Da una nostra indagine, il caso sollevato riguarda molti cittadini del territorio. Il regolamento del Consorzio prevede che, per fruire dello sconto, come requisito essenziale, è necessario essere residenti nell’area da cinque anni.
Nella realtà dei fatti, l’annosa questione delle residenze “fittizie” è arcinota a tutti. E tutti sanno bene, in primis i sindaci, come queste presenze “invisibili” abbiano giocato un ruolo determinante per i risultati delle elezioni, condizionando in modo significativo le scelte degli abitanti “effettivi”. Agevolazioni, senza girarci intorno, che si fanno ai parenti, agli amici, ed agli amici degli amici, a volte, ma non sempre, in cambio del voto. I benefit sono noti: assicurazioni a tariffe ridotte e notevoli sconti sulle varie tasse comunali, diritto al legnatico dell’uso civico.
Nel caso di questa bambina, paradossalmente, non si tiene conto della sua frequentazione nella scuola locale, ma soltanto del mero dato anagrafico. Fino a poco tempo fa, la scolara era residente insieme alla mamma da un’altra parte, pur vivendo da subito dopo la nascita nel Comune in cui è davvero domicilata con la sua famiglia. Dato certificato inequivocabilmente dalle scuole frequentate.
Prima di lasciarvi alla lettura di questa lettera garbata, scritta da un genitore, ci preme invitare il presidente del Consorzio ad affrontare la questione con serenità. Estendendo il beneficio a tutti coloro che effettivamente vivono, lavorano e studiano nel comprensorio dell’Alto Sangro. D’altro canto ci sarebbe da formulare una domanda: si è mai accertato se fra tutti i possessori degli abbonamenti, il requisito della residenza sia ancora valido? A noi risulta di No!
“Caro presidente, cari consiglieri, sono un cittadino residente nella nostra comunità montana, che Vi scrive per sensibilizzarVi rispetto ad una tematica che ha avuto modo di constatare.
Premetto che già da alcuni anni con quella che poi è diventata mia moglie, abbiamo deciso di stabilirci nell’Alto Sangro, perché abbiamo un forte legame affettivo con questi posti: io perché ci sono nato, lei per le sue origini. Dalla nostra unione è nata una bambina e, a parte un breve periodo di alcuni mesi, ci siamo trasferiti a vivere a Scontrone. La bambina ha frequentato la scuola dell’infanzia ad Alfedena e tutt’ora vi frequenta la primaria..
Come Voi saprete la scuola ha organizzato quest’anno l’iniziativa “settimana dello sport” alla quale abbiamo aderito, ma all’atto dell’acquisto dello skipass la sorpresa: la bambina non ha diritto allo sconto promozionale riservato ai residenti, perché non è residente da abbastanza tempo in quanto abbiamo regolarizzato la sua posizione solo da un paio di anni. A seguito di ciò, sconcertato, ho cercato di analizzare meglio la cosa. Ero, effettivamente, molto orgoglioso del fatto che una società locale avesse attivato una promozione così importante per coinvolgere i nostri ragazzi e farli appassionare a sport, come quelli invernali, non facilmente accessibili a tutte le tasche, ma sono rimasto subito disilluso. Indagando, poi, ho potuto constatare di non essere gli unici, anche se non in tantissimi, a trovarci in questa condizione “discriminatoria”.
A questo punto, ho fatto alcun considerazioni che vorrei porre alla Vostra attenzione.
Ho capito che il vincolo della residenza da almeno cinque anni sia concepito per arginare il fenomeno, fortemente diffuso, delle residenze fittizie. È noto che in molti, pur non vivendo in pianta stabile in zona, per godere di alcuni vantaggi fiscali, fanno richiesta di residenza e le nuove norme , addirittura, non consentono neppure una facile azione di contrasto a tale artificio anche laddove non ci sia un certa “parzialità” da parte di funzionari o amministratori..
Vorrei fosse chiaro che il tentativo di sensibilizzarVi non è volto all’ottenimento di un vantaggio meramente personale, ma il caso personale ha fatto sì che potessi trovarmi ad analizzare la questione e penso sia doveroso addrizzare il tiro per render più equa l’iniziativa nei confronti di tutti quei ragazzi che realmente vivono in questa zona”.
Lettera firmata
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