Mondiali di sci 2012, diffamazione e calunnia: l’ex Vicesindaco Amicone rinviato a giudizio
Le accuse sulla gestione dei fondi per i Mondiali di sci alpino del 2012 lanciate contro l’amministrazione comunale di Roccaraso e contro le società che gestiscono gli impianti di risalita, sono costate il rinvio a giudizio all’ex vice sindaco del centro montano, Alessandro Amicone.
Il 12 febbraio del 2019 si aprirà infatti il processo penale a carico di Amicone, del giornalista del “Giornale d’Italia” Federico Colosimo e dell’ex presidente della Regione Lazio ed ex ministro della Sanità, Francesco Storace, che sono stati rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa.
Il giudice Ferruccio ha deciso di mandare a processo Alessandro Amicone per le dichiarazioni rilasciate a Federico Colosimo, e Francesco Storace, quest’ultimo in qualità di direttore responsabile della testata, per i contenuti di un articolo pubblicato il 12 novembre 2013 sul “Giornale d’Italia” che ricostruiva la gestione dei mondiali di sci a Roccaraso. Amicone è stato rinviato a giudizio anche per calunnia per una serie di esposti e denunce presentati tra il 2013 e il 2015 alla Procura di Sulmona contro il sindaco Francesco Di Donato e contro gli ex assessori municipali Patrizia Olivieri e Domenico Cordisco. Per i contenuti di quelle denunce, il Gup del Tribunale di Sulmona ha ora deciso di mandare sotto processo Amicone.
“Negli esposti il sindaco Di Donato e gli amministratori comunali sono stati falsamente accusati di fatti qualificati come illegittimi ed arbitrari relativamente alle gestione del mondiali di sci” ha spiegato l’avv. Gianluca Museo che difende il Comune di Roccaraso. “E’ stato invece un importante appuntamento sportivo internazionale che ha qualificato l’intero territorio abruzzese”.
A sollecitare l’intervento della magistratura, in qualità di persone offese, sono stati il Comune di Roccaraso, difeso dall’avv. Gianluca Museo, il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, difeso dall’avv. Sergio Della Rocca, il consigliere comunali Patrizia Olivieri, difesa dall’’avv. Monica Oddis, Mauro del Castello della Siffatt e Luca Colecchi della Pizzalto, difesi dall’avv. Alessandro Perrucci.
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