Museo Civico Aufidenate di Castel di Sangro, oggi si celebra la Giornata internazionale dei Musei

Oggi 18 maggio 2021 si celebra la Giornata internazionale dei Musei in tutta Italia. È una ricorrenza promossa ogni anno dal 1977 da ICOM (International Council of Museums) e sottolinea l’importanza del ruolo nel museo come istituzione al servizio della società e del suo sviluppo.
Il tema specifico di quest’anno è “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi” per invitare i professionisti del settore e le comunità a sviluppare, immaginare e condividere nuove pratiche di (co)creazione di valori, modelli commerciali e soluzioni innovative.
Il museo è uno degli strumenti principali per educare il pubblico alla conoscenza della propria storia e del proprio territorio; è l’istituzione che tutela gli oggetti e le testimonianze d’interesse culturale, per trasmetterli alle future generazioni.
Per l’occasione, parliamo dello scrigno dei tesori e delle testimonianze storiche di Castel di Sangro e dell’Alto Sangro: il Museo Civico Aufidenate.
Risalente alla seconda metà del XV secolo, è stato un convento intitolato alla Santa Maria Maddalena. Secondo gli ultimi studi effettuati da esperti nel 2017, all’inizio fu solo una piccola chiesa; successivamente l’edificio si estese, diventando un antico asilo per i pellegrini che percorsero la “Via degli Abruzzi”, di importanza strategica per il commercio della regione.
La sua origine è probabilmente testimoniata dall’iscrizione posta sull’architrave della porta d’accesso al chiostro, che riporta la data 1487 ed è dedicata a Maria Maddalena. Della Chiesa, accanto al Convento, si può ammirare l’antichissimo rosone in pietra lavorata: elemento che enfatizza la facciata, tipica espressione dell’architettura abruzzese.
Il Convento si sviluppa su due livelli attorno al chiostro: al primo piano c’è il portico caratterizzato da colonne sorrette da archi a tutto sesto, e presenta numerosi affreschi raffiguranti la vita dei frati che risiedevano nel convento. Al centro è presente un pozzo (tipico nei chiostri francescani), che servì per sopperire alle esigenze del convento e dei francescani.
Fu nel 1898 che il sindaco dell’epoca, Clemente Marchionna, istituì il Museo Civico Aufidenate con l’aiuto dello studioso Vincenzo Balzano, che diede un contributo prezioso per la catalogazione dei reperti rinvenuti nel territorio: ciò ha permesso una ricostruzione di alcuni reperti, altri sono stati dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale.
La struttura ospita anche un orto botanico costituito da percorsi naturalistici. Attualmente il museo è suddiviso in tre sezioni: Preistoria e Protostoria (in cui sono presenti varie testimonianze dal paleolitico fino ai sanniti), la sezione romana (comprendente epigrafi ed altri reperti) e quella medioevale-moderna che raccoglie statue e manufatti in ceramica.
Il Museo Civico Aufidenate è contraddistinto dunque da un programma di ricerca pluridisciplinare, offre diversi campi di indagine e studio. Infatti, un’altra particolarità, è che si può parlare di “musei nel Museo”: all’interno vi sono altri due musei specialistici della Pesca a mosca “S. Kuckiewicz” (unico in Europa) e il War Museum “R. Giampaolo” specializzato nella Linea Gustav (dopo il museo di Ortona, è l’unico museo ufficiale in Abruzzo dedicato agli eventi bellici).
Gli orari di apertura e tutte le altre informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook Museo Civico Aufidenate, oppure sul sito Comune di Castel di Sangro – Museo Civico Aufidenate.
Anche il nostro museo “si rigenera e reinventa”: la chiesa accanto al Convento, sottoposta a restauro, sarà pronta nelle prossime settimane. Castel di Sangro offre ai cittadini e ai turisti un ambiente straordinario per l’apprendimento.
Visitiamo il nostro museo, osserviamo e scopriamo i significati della nostra storia: è un viaggio alla scoperta delle testimonianze materiali dell’antica civiltà sannitica, e della nostra cultura fino ad oggi.
Mariangela Amadio
ph: Patrimonio culturale della Regione Abruzzo
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.