Castel di Sangro, consultorio familiare non a norma. Dell’Erede: “Cosa si aspetta a trasferirlo?”
“Pare che l’Alto Sangro non possa fare a meno delle emergenze che riguardano la Sanità. Emergenze prolungate, come quella del Consultorio Familiare“. A lamentare criticità e carenze è il consigliere di opposizione del Comune di Castel di Sangro Raffella Dell’Erede. “Da anni si attende una soluzione per una struttura a norma, che possa ospitare operatori e utenti in un ambiente consono al delicato lavoro che lì si svolge“.
Continua Dell’Erede: “L’attuale Consultorio non ha i requisiti richiesti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dal d.lgs. 626/94, articolo 32. Se fino ad ora ha continuato ad assolvere alla sua funzione, questo si deve all’abnegazione e alla professionalità di chi opera in quel luogo. Manca l’accesso per i disabili, mancano sale d’attesa funzionali per i bambini che devono effettuare visite pediatriche e per minori assistiti; mancano spazi per le apparecchiature digitali che contengono dati sensibili e dunque hanno bisogno di luoghi riservati nel rispetto della privacy; l’ambulatorio di ginecologia è assolutamente inadeguato per il compito da assolvere. Bagno utenti e dipendenti (distinti): assenti.
Da circa due anni – aggiunge il consigliere – si narra che il Consultorio deve essere trasferito, probabilmente nella struttura di recente costruzione di fronte al Pronto Soccorso dell’Ospedale. Quando ciò avverrà…non è possibile dirlo. Si rimanda continuamente. Eppure gli spazi ci sono. Lì possono andare anche uffici attualmente localizzati in luoghi che prevedono un affitto…! Soldi che si possono risparmiare e reinvestire nella sanità del territorio. Del territorio…che qualcuno, soprattutto chi può, ci pensi“.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.