Alto Sangro, impero del turismo abruzzese. D’Alfonso: “Roccaraso è la capitale”
Aumento esponenziale dei turisti nel comprensorio dell’Alto Sangro. Quasi impossibile trovare sistemazioni nelle strutture ricettive di Roccaraso. Boccata d’ossigeno vitale per gli esercizi commerciali. “Quarantamila presenze“, riferiscono le forze dell’ordine impegnate a tutto campo sul territorio.
Come si spiegano questi dati da record? Non un caso, ovviamente, bensì il frutto un’intelligente sinergia tra gli amministratori e gli imprenditori locali: infaticabili tessitori dell’efficace azione di marketing che, dopo un lungo periodo di torpore – dovuto a scelte del passato miopi ed inconcludenti, condizionate da invidie, campanilismi e disturbati mentali (tuttora visibili sui social), – sono riusciti a far risorgere l’Alto Sangro nella non facile impresa di restituirgli la credibilità meritata e l’appoggio incondizionato della Regione Abruzzo.
A darne testimonianza sono gli attori principali di questo successo clamoroso. Non lasciano scampo infatti ad altre interpretazioni le dichiarazioni rilasciate a TeleAesse dai vertici della politica abruzzese – il governatore Luciano D’Alfonso e l’Assessore alla sanità Silvio Paolucci – in queste ore presenti sulle piste di Roccaraso. I due politici hanno espresso parole di elogio sull’operato dei sindaci, Francesco Di Donato ed Angelo Caruso. Ma a commentare il momento epocale del turismo roccolano è stato anche Dario Colecchi, presidente della Pmc Abruzzo Innovazione Turismo e titolare degli impianti da sci di Pizzalto.
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